Cari amici del Giardino Interiore,
oggi torno a scrivere con un pensiero che da tempo mi accompagna e che piano piano ha preso la forma di un filo da seguire: il legame profondo tra il corpo e l’anima.
❀ ❀ ❀
Quante volte abbiamo l’impressione che il corpo “parli” prima ancora delle parole? Un gesto stanco, una postura chiusa, uno sguardo che brilla, un sorriso improvviso… tutto di noi racconta ciò che ci abita dentro. È come se il corpo fosse lo specchio in cui la nostra interiorità trova riflesso, anche quando non vogliamo o non sappiamo dirlo a voce.
Negli anni ho imparato che ascoltare il corpo significa, in fondo, ascoltare l’anima. Quando siamo tesi, lo stomaco si stringe; quando siamo sereni, il respiro si allarga; quando siamo in armonia, anche i movimenti diventano più fluidi e leggeri.
“Il corpo è il tempio dello spirito.” scriveva San Paolo, ricordandoci che prendersene cura non è un atto di vanità, ma un gesto di rispetto e gratitudine verso la vita stessa.
❀ ❀ ❀
Per me, coltivare questa armonia passa attraverso piccoli rituali quotidiani. La palestra, ad esempio, non è soltanto uno spazio di allenamento fisico, ma un luogo dove mi concedo un tempo tutto mio, in cui mente e corpo dialogano in silenzio. Ogni esercizio diventa occasione per percepire le mie forze, riconoscere i miei limiti, respirare profondamente.
Poi ci sono le passeggiate quotidiane nelle vie vicine a casa… camminare lentamente, sentire il ritmo dei passi, osservare gli alberi o il cielo: tutto questo mi ricorda che la vita scorre, che nulla resta immobile, che dentro ogni movimento esteriore si cela un respiro interiore.
Nietzsche scriveva: “Tutti i pensieri veramente grandi si concepiscono camminando”. E in effetti, mentre cammino, spesso nascono intuizioni, parole nuove, piccole scintille che poi porto qui, in questo spazio di scrittura e condivisione.
❀ ❀ ❀
Il corpo, con i suoi segnali, è anche un maestro di sincerità. Non mente mai: ci avverte della stanchezza, ci segnala quando abbiamo bisogno di rallentare, ci invita a fermarci quando la mente vorrebbe correre troppo.
Ho compreso che onorare il corpo non significa inseguire la perfezione esteriore, ma rispettarne i ritmi, coltivarne la vitalità, lasciarlo essere ciò che è: un alleato prezioso che ci accompagna in questo viaggio terreno.
Come scrisse Marguerite Yourcenar: “Non c’è nulla di più prezioso nel mondo di un corpo che conosce la grazia della quiete e del movimento.”
❀ ❀ ❀
Mi piace immaginare che ogni gesto di cura verso il prprio corpo — un respiro consapevole, una camminata, una distensione, persino il semplice atto di sedersi in silenzio — sia come annaffiare un fiore interiore. Poco a poco, da questi gesti nasce una serenità che non riguarda solo i muscoli o le ossa, ma che tocca in profondità anche l’anima.
Così il corpo diventa davvero specchio: quando ci sentiamo in armonia dentro, lo sguardo si illumina, la postura si apre, i movimenti si fanno più leggeri. E quando ci prendiamo cura del corpo, allo stesso modo coltiviamo la nostra interiorità.
❀ ❀ ❀
Vorrei che questo post fosse un invito a fermarsi un momento e a chiedersi: come sto abitando il mio corpo, oggi? Non come appare, ma come respira, come sente, come si muove.
Perché, come scrisse Rainer Maria Rilke: “Abbi pazienza con tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore… e cerca di amare le domande stesse.” Anche il corpo porta con sé delle domande: ci chiede ascolto, presenza, gentilezza.
❀ ❀ ❀
Cari amici, concludo queste righe con un desiderio semplice: che ognuno di noi possa ritrovare, giorno dopo giorno, il piacere di abitare il proprio corpo come una casa viva, accogliente, luminosa. Che il movimento diventi una danza quotidiana e che l’interiorità possa rispecchiarsi in esso come in un lago limpido.
Grazie, come sempre, per la vostra presenza discreta e silenziosa in questo Giardino Interiore.
Con affetto,
Raffaella

🌹😘❤️
RispondiEliminaGrazie di cuore per questo segno di presenza e gentilezza. È bello sapere che ciò che ho condiviso ha trovato un piccolo spazio anche nel tuo sentire ✨
EliminaUn caro saluto e un augurio di serenità,
Raffaella
E’ vero il nostro corpo ci parla, vuole spesso quell’attenzione , che merita, cosa che non facciamo sempre: per pigrizia, mancanza di tempo ecc. fino a quando è lui a riprendersi il controllo, questo avviene quando ci sono momenti di crisi, malessere ecc,avere cura di Noi stessi, significa volerci bene , per rispetto al Nostro vissuto, e sopratutto perché di salute e vita ne abbiamo una sola. Grazie per questo spunto di riflessione un abbraccio a Voi due buona serata Nicola
RispondiEliminaGrazie di cuore, Nicola.
EliminaHai colto perfettamente il senso profondo del mio pensiero: il corpo davvero ci parla, e troppo spesso lo ascoltiamo solo quando “grida” attraverso il malessere. Prendersene cura, come dici tu, è un atto d’amore e di rispetto verso la vita stessa.
Un caro abbraccio e buona serata anche a te
Un testo sereno e riflessivo, invita a fermarsi e ad ascoltarsi davvero.
RispondiEliminaGrazie
Grazie di cuore 🌸
EliminaMi fa davvero piacere che il testo ti abbia trasmesso serenità — è proprio questo il desiderio con cui scrivo: creare piccoli spazi di pausa, in cui ognuno possa ascoltarsi e ritrovare un ritmo più lento, più vero.
Le tue parole sono un incoraggiamento prezioso a continuare su questo cammino di condivisione e consapevolezza.
Un abbraccio e un augurio di giornate leggere e armoniose 💚
Raffaella
Le tue riflessioni dimostrano una sensilità fuori dal comune. Come al solito i tuoi pensieri profondi ci fanno riflettere.
RispondiEliminaGiuliana
Cara Giuliana 🌷
EliminaGrazie di cuore per le tue parole così affettuose.
Sapere che le mie riflessioni riescono a toccare corde interiori e a suscitare pensiero è per me una grande gioia. Credo che la sensibilità sia una forma di ascolto profondo del mondo e degli altri — una finestra aperta sull’essenziale.
Ti sono grata per la tua presenza costante e per il modo gentile con cui accogli ciò che condivido.
Con affetto e riconoscenza,
Raffaella
Ti sono grato, Raffaella, per avermi ricordato che il corpo è il riflesso dell'anima.
RispondiEliminaOra mi accorgo, più che mai, che il linguaggio silenzioso del corpo può mettere a nudo le nostre emozioni, le nostre paure e le nostre profonde, ovvero storie della nostra interiorità, che spesso si manifestano all'esterno in modi inaspettati.
Grazie per il suggerimento di fermarsi e prendere fiato...quando ci accorgiamo che la mente vorrebbe correre troppo.
Le tue parole mi toccano profondamente.
EliminaHai espresso con grande finezza qualcosa che sento molto vicino: il corpo come linguaggio silenzioso dell’anima. È vero, a volte le emozioni più sottili trovano nel corpo la loro unica voce — un modo per farci da specchio, per invitarci a guardare dentro con maggiore gentilezza e consapevolezza.
Fermarsi, respirare e permettere a questo dialogo interiore di emergere è un atto di cura e verità.
Ti ringrazio sinceramente per aver condiviso il tuo sentire con tanta profondità e autenticità.
Un caro saluto,
Raffaella
Questo tuo scritto carissima Raffy, mi ha portata amabilmente a camminare nei sentieri dell' anima. È vero il nostro corpo ci narra storie, tesse poesie, alcune volte con trame stanche, altre con trame di luce e armonia. Ascoltarci è un atto sacro che ci avvicina al divino.
RispondiEliminaGrazie per la leggerezza e la profondità con cui hai curato questo articolo.
Leggerezza di intento, perché è emersa una dolce nota di tranquillità in ogni verso. Ogni parola scorreva come un fiume leggiadro che amabilmente va verso il mare.
Si percepisce anche molta profondità, si sente che hai curato ogni pensiero come un giardiniere premuroso, che con amore cerca di rendere il suo giardino un eden di bellezza e grazia. Grazie. Loredana.
Cara Loredana, le tue parole sono un autentico dono per il cuore e l’anima. Mi commuove leggere come il mio scritto ti abbia guidato in un viaggio così delicato e profondo. È davvero un onore sapere che ogni parola ha trovato eco nel tuo sentire, come un fiume che scorre verso il mare, portando con sé sia leggerezza che profondità.
EliminaÈ meraviglioso sentire che ciò che ho condiviso abbia contribuito a creare un piccolo angolo di armonia e bellezza. La tua sensibilità e la tua gratitudine mi ispirano profondamente, e ti sono davvero grata per aver condiviso il tuo sentire.
Un abbraccio colmo di affetto e gratitudine,
Raffaella
Per coltivare questa sintonia, è utile praticare attività che uniscano corpo e mente, come lo yoga, la meditazione, o semplicemente dedicarsi alle proprie passioni con dedizione.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. Trovare quella sintonia profonda tra corpo e mente richiede presenza e continuità, e attività come lo yoga, la meditazione o qualsiasi pratica che ci faccia “stare dentro” il momento, sono strumenti meravigliosi per coltivarla.
EliminaMi piace pensare che ogni gesto consapevole — anche un respiro attento o un passo lento — possa diventare una forma di meditazione in movimento, un dialogo silenzioso con la nostra interiorità.
Grazie di cuore per aver arricchito la riflessione con il tuo contributo così sentito e autentico 🌸
Un caro saluto,
Raffaella
Grazie cara Raffy per questo stupenda e verissima riflessione, dobbiamo ascoltare il nostro corpo più spesso cose che non facciamo quasi mai per tanti vari motivi, invece dovrebbe essere la nostra priorità se vogliamo essere sereni, ti lascio un caloroso abbraccio 🌹❤️
RispondiEliminaMirca Nina Ferro
Cara Nina 🌹
EliminaTi ringrazio di cuore per le tue parole così calorose e vere. Hai ragione: ascoltare il corpo dovrebbe essere una priorità, un gesto di rispetto verso noi stessi e verso la vita che ci abita. Eppure, come scrivi, spesso ce ne dimentichiamo, presi dal ritmo delle giornate o dai mille pensieri che ci allontanano dall’ascolto profondo.
Ritrovare questa connessione, anche solo per pochi minuti al giorno, ci restituisce equilibrio e pace.
Ti abbraccio con affetto e gratitudine per la tua sensibilità e la tua presenza luminosa ❤️
Raffaella