mercoledì 18 settembre 2013

Vivere è meravigliarsi


fiore del cactus

"La vita non è che la continua meraviglia di esistere."
Tagore

Vivere è meravigliarsi, sentirsi energici, essere aperti ad ogni novità, osservare le cose e coglierne ogni volta un diverso particolare di bellezza, provare curiosità e desiderio di imparare continuamente dalle proprie esperienze, trasformare ogni gesto ordinario in qualcosa di straordinario, essere sempre infinitamente grati per tutto.

Meravigliarsi significa stimolare pensieri vitali, interessarsi a tutto, ammirare le bellezze che ci circondano, accrescere la fantasia, credere ed inseguire i nostri sogni ed alimentare la voglia di agire che ci fa sentire energici e vivi.

"La felicità è conoscere e meravigliarsi."
Jacques-Yves Cousteau

Il cantante Povia a Sanremo nel 2005 si esibì ed ebbe uno strepitoso successo con la canzone “Quando i bambini fanno Oh”. Questo delizioso brano tratta proprio della capacità di stupirsi, tipica dei bambini, spontaneità  che bisognerebbe sempre alimentare anche da adulti. 

Possiamo riflettere che la bellezza è costituita spesso da piccole cose, la bellezza è nei particolari che apparentemente potrebbero apparire insignificanti. 

E' piacevole prendere coscienza dell'attimo che stiamo vivendo e posare il nostro sguardo sul meraviglioso e perpetuo mutare della natura.

Per vivere sereni anche da adulti, non dovremmo mai perdere questo atteggiamento di apertura alla vita e mantenere vivo il bambino che è in noi. Per riuscirci è necessario non farci dominare da pregiudizi, dalla paura delle critiche altrui, dall'espressione seriosa e spesso contagiosa che può comparire sul volto delle persone accanto. 

Come già ho trattato in un mio precedente post "Percepirsi giovani dentro" non è il tempo che ci fa invecchiare ma la perdita di entusiasmo, di slancio vitale. 

"Ciò che rende meravigliosa la vita è meravigliarsi ogni giorno di vivere."
Omar Falworth

E' essenziale che crescendo non abbandoniamo la nostra istintività e che teniamo a mente che le persone soddisfatte nella vita sono proprio coloro che serbano nel cuore la gioia dell'infanzia.

Credo personalmente che il compito più importante dei genitori e degli educatori sia proprio quello di insegnare ai giovanissimi a conservare questa qualità così preziosa anche crescendo. 

Modugno nel suo bellissimo brano Meraviglioso cantava: “Meraviglioso / la luce di un mattino / l’abbraccio di un amico / il viso di un bambino / meraviglioso...

E' infatti da considerare che solo un atteggiamento di stupore, di meraviglia fa nascere nel nostro cuore il sentimento della gratitudine. 

E' veramente triste non essere capaci di meravigliarsi!

Sempre più frequentemente ai nostri giorni, si tende ad irritarsi per un nonnulla, a protestare e quasi mai viene avvertito il desiderio di ringraziare. Chiediamoci come questo sia giusto e consideriamo come la nostra vita sia un dono di Dio (in merito puoi leggere il post "Il dono della vita"). 

"Lo stupore, l'arte di meravigliarsi... sono solo alcuni dei doni dell'Amore."
Fiorella Cappelli

Meravigliarsi è apprezzare i doni disseminati nella nostra esistenza, le persone che sono a noi vicine e, proprio dallo stupore, dovrebbe nascere la nostra gratitudine.

"Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi."
Sant'Agostino

Fondamentale è dare ascolto al nostro cuore, alle nostre emozioni, ai nostri desideri e mantenerci sempre dinamici, coltivando nuovi interessi, imparando sempre cose nuove, conoscendo posti nuovi.

A proposito di viaggiare mi torna in mente un testo suggestivo che ho letto su un foglio affisso alla reception dell'Hotel Bacco dell'incantevole località di Furore sulla Costiera Amalfitana e che ho il piacere di conservare e di proporvi qui di seguito.


Il decalogo del viaggiatore

Guarda: vedere le cose non sempre significa guardarle. Non fermarti alle apparenze, un luogo non rivela la sua anima al primo incontro.

Ascolta: impara a viaggiare anche con gli occhi chiusi: i rumori, la gente, i silenzi hanno molto da dire.

Tocca: cose e luoghi, scopri l'emozione dell'imprevedibile, e se sbagli strada ringrazia il destino per la sorpresa fuori programma.

Annusa e Assaggia: quanti odori e sapori puoi. Un viaggio è fatto di sensazioni e queste sono il più bel souvenir da portarsi a casa e tirare fuori con gli amici intorno al tavolo.

Leggi: i quotidiani e le riviste locali: ti danno uno spaccato della vita reale che spesso il turista sfiora soltanto.

Siediti: a parlare con qualcuno che abita nel luogo in cui ti trovi. Ti farà da interprete per decifrare la realtà che ti circonda.

Dimentica: la fretta, gli orologi, i giorni della settimana: il tempo è una convenzione che ci comanda la vita. Per una volta comanda tu.

Scegli: un angolo che ti attrae particolarmente, adottalo, rendilo tuo con un piccolo rito che tu solo conosci: stabilirai un contatto fra te e quella parte di te che lasci in quel luogo. Questo contatto durerà per sempre. Lì avrai una nuova piccola patria, un rifugio che troverai ad aspettarti in ogni momento, capace di restituirti quella parte di te felice che gli affidasti.

Semina: qualcosa di te nel tuo viaggio: ogni luogo che ti ha conosciuto sarà più ricco di prima se avrai lasciato anche solo un sorriso per farti ricordare.

Rispetta: i luoghi, la gente, la natura che ti circonda e ricorda che ciò che non ha importanza per te può averne tantissima per gli altri.

Katia Salvini


E' essenziale la nostra visione ed interpretazione di ciò che ci circonda, lo stato d'animo con cui osserviamo il mondo. 

La vita caotica che viviamo, troppo spesso, a causa dei suoi ritmi frenetici, non ci consente di cogliere le meraviglie dalle quali siamo attorniati in quanto  siamo pressati da urgenze, travolti dalla concitazione ed il tempo diventa il nostro più grande nemico. 

L'andare sempre di corsa, l'essere oberati da numerosi impegni spesso ci rende, da una parte, fieri nei nostri confronti ma, al tempo stesso, ci allontana dall'essenziale e da noi stessi.

Come è salutare concederci il tempo di apprezzare anche le piccole cose apparentemente insignificanti, quelle impercettibili minuzie che non riusciamo a valorizzare quando andiamo troppo di fretta!

Il famoso giornalista Tiziano Terzani nel libro "Un altro giro di giostra" ha scritto: "Ormai nessuno ha più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle."

Per apprezzare la vita ed essere felici, è necessario rallentare il passo, scegliendo di ridurre le attività di cui normalmente ci occupiamo, stabilire le priorità, tralasciando ciò che non risulta essenziale, concentrandoci su una cosa alla volta, al fine di  non perdere mai il contatto con il nostro centro e di non compromettere il nostro equilibrio psicofisico, ricordandoci di ritagliare del tempo, tra i numerosi impegni ed appuntamenti, da dedicare a noi stessi ed ai nostri cari.

Piacevole è concentrarci sulle persone attorno a noi, rilassandoci e condividendo piacevoli momenti in loro compagnia. 

Importante è vivere nel presente, cioè concentrati su qualunque cosa stiamo pensando o facendo nel qui e ora. 

Il fare contemporaneamente più cose, oltre a richiedere un gran dispendio di energie, è spossante e non ci permette di prestare la giusta attenzione ad ogni attività per la quale siamo indaffarati.

Per non sovraccaricarsi di ansia, può essere benefico emettere respiri lenti e profondi.

Non possiamo non esaurirci se siamo sempre alla mercé degli altri che continuano ad inabbissarci di richieste e, per poterci sottrarre all'ansia di essere sempre e comunque raggiungibili con il telefonino o soffocati dalle emails che continuano ad arrivare sul computer, può essere salutare, di tanto in tanto, spegnere questi strumenti tecnologici che rendono esagitata la nostra esistenza.

Se lo desideriamo veramente, ogni momento della nostra esistenza può essere vissuto e goduto pienamente e può rappresentare una piacevole pausa, così come mangiare con calma, gustando il cibo, assaporandolo lentamente, apprezzando la sua bontà e genuinità, smettendo di ingurgitarlo frettolosamente.

Così come, è opportuno rendere meno traumatico possibile il tempo impiegato nel traffico, che nei grandi centri urbani, è forte motivo di stress, imponendoci di non farci prendere dal nervosismo e dall'impazienza, e sforzandoci a mantenere un andamento di guida rilassato, prediligendo la prudenza e la sicurezza, concedendoci un momento di tranquillità per osservare le cose e le persone che passano fuori dal finestrino. 

Rigenerante è il contatto con la natura: osservare il magico momento dell'alba o ammirare un tramonto, i prati in fiore, sentire il profumo dell'erba appena tagliata, ascoltare il cinguettio degli uccelli, immergerci nel verde passeggiando e respirando l'aria fresca, apprezzare ciò che è intorno a noi.

"Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un'alba o un tramonto."
Tiziano Terzani

La nostra vita diventa molto più piacevole se impariamo ad interessarci, a meravigliarci e a trovare piacere in tutto. 

"Il vero viaggio di scoperta non è nel conoscere nuove terre, ma nel guardare con nuovi occhi."
Proust

Sono del parere che sono proprio i numerosi istanti magici trascorsi ad ammirare i luoghi e ad ascoltare le belle sensazioni che ci suscitano, a nutrire la nostra anima e ad infonderci graditissime sensazioni di benessere.



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