venerdì 20 settembre 2013

Le cose importanti della vita


fiore

“Le cose davvero importanti sono raramente urgenti e le cose urgenti sono raramente davvero importanti. Le cose poco importanti diventano urgenti per la mancanza di pianificazione.”
Dwight D. Eisenhower  

Questo aforisma pronunciato da un ex Presidente degli Stati Uniti ritengo sia adattissimo per dare inizio alla trattazione del mio post Le cose importanti della vita, proprio per la sua capacità immediata di esprimere efficacemente la giusta concentrazione che dobbiamo dedicare alle cose importanti della vita, nonché la necessità d’imparare ad organizzare al meglio il nostro tempo.

Vivere infatti è prima di tutto essere in rapporto con il tempo.

E’ opportuno che ognuno di noi trovi il proprio ritmo personale nella società frenetica e caratterizzata da continue pressioni e sollecitazioni esterne.

La concitazione e la fretta esagerata non ci consentono di poterci prendere cura delle cose importanti della vita.

Non dobbiamo permettere agli altri di determinarci con le frequenti attese e pressioni, in quanto il tempo ci appartiene e noi stessi siamo tenuti a coltivare un buon rapporto con il ritmo con cui scorre la nostra vita.

Il nostro successo, la nostra soddisfazione personale, la nostra gioia di vivere sono le dirette conseguenze del nostro rapporto con il tempo. 

Viene spesso consigliato di annotare su un blocco notes i nostri obiettivi per permettere loro di uscire dall’astratto e per ancorarli alla realtà e per avvicinarsi ad essi più speditamente. 

Una buona gestione del tempo consiste nello stabilire la priorità degli impegni da portare a termine ed è fondamentale non solo al fine di svolgere efficientemente il nostro lavoro ma riguarda l’importanza di distinguere ciò che per noi è essenziale da ciò che è secondario.

Sussistono infatti cose importanti della vita non necessariamente urgenti e cose urgenti ma che non presentano rilevanza. 

Il nostro rischio consiste nel sacrificare sistematicamente le cose importanti per correre dietro a quelle urgenti, spesso del tutto secondarie. 

Quante volte ci rendiamo conto che sono pochi gli avvenimenti che effettivamente valgono l’importanza che attribuiamo loro!

Da qui la necessità di non perdere mai di vista l’essenziale.

Riuscire a determinare all’inizio di ogni nuova giornata le priorità ed adempierle ci dona gratificazione, armonia con noi stessi e ci sottrae allo stress, regalandoci la sensazione di sentirci realizzati giorno dopo giorno.

E’ essenziale ricordarci che il nostro tempo è limitato, ragion per cui, non sembra avere alcun senso tardare a compiere ciò che ci interessa davvero.

“L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque.”
Enzo Iannacci

Interessante è soffermarci a riflettere su almeno 3 priorità che riteniamo fondamentali nella nostra vita e domandarci se le attività cui ci impegniamo nel corso della giornata avranno importanza nella nostra vita ad esempio tra 5 anni.

Essenziale è non sprecare il tempo in passatempi privi di utilità e ricavare minuti preziosi da dedicare a ciò che invece riteniamo prioritario. 

Da qui la necessità di semplificare il più possibile la nostra vita e di non dare spazio al superfluo.

E’ importante prestare attenzione alla scelta delle attività da svolgere che dovrebbero sempre essere pertinenti alle priorità che ci siamo prefissati di curare, evitando dispendio di energie e di ore preziose. 

Una buona abitudine è quella di darsi un obiettivo e fare tutti i giorni qualcosa per raggiungerlo.

Prima di schivare un’incombenza può essere saggio chiederci che vantaggio ne trarremo nel medio termine, impegnandoci a compiere quello che ci crea fatica al momento presente, consolandoci pensando che spesso un piccolo sforzo apporta un beneficio ben più grande.

Pianificare ed organizzare le priorità della nostra giornata ci permette di essere più creativi e sereni e di progredire nella direzione che abbiamo deciso di seguire.

Può accadere che gli avvenimenti non si verifichino secondo i nostri desideri e che capitino imprevisti che ci inducano a cambiare i nostri piani ma l’importante è riflettere sulla decisione più giusta da prendere, cercando di volgere a nostro favore una situazione inaspettata. 

E’ opportuno individuare precisamente quali siano effettivamente le cose cui attribuiamo rilevanza nella nostra vita al fine di dare loro tutta la nostra attenzione e cura. 

A questo proposito torna alla mia mente un racconto che ha destato il mio interesse ed è molto calzante in tema di gestione delle priorità e di valorizzazione di ciò che è effettivamente importante nella nostra esistenza.

Ve lo propongo qui di seguito in quanto ritengo susciti utili spunti di riflessione.


I sassi grossi

Un giorno, un anziano professore universitario fu ingaggiato per tenere un seminario sulla pianificazione efficace del tempo a un gruppo di dirigenti di alto livello.

Era uno dei cinque incontri previsti in quella giornata, pertanto il relatore aveva a disposizione solo un’ora.

In piedi dinnanzi a una platea tanto selezionata, che pendeva dalle sue labbra, il professore fissò i presenti uno a uno, lentamente, e poi annunciò: “Facciamo un esperimento”.

Da sotto la cattedra estrasse un ampio vaso di vetro, di quelli che si usano per le conserve, e lo posò sul ripiano. Poi tirò fuori una dozzina di grossi sassi, che depositò delicatamente nel recipiente. 

Quando fu pieno fino all’orlo, l’anziano docente sollevò lo sguardo verso i suoi alunni e chiese: “È pieno?”

E tutti in coro: “Sì”.

L’uomo attese qualche secondo e obiettò: “Sicuri?”

Si chinò nuovamente ed estrasse da sotto la cattedra un secondo recipiente, colmo stavolta di ghiaia. 

Con cura, la versò sui ciottoli, scuotendo leggermente il vaso. I sassolini occuparono lo spazio fra quelli più grossi.

Il professore guardò il suo pubblico e domandò: “È pieno, adesso?”

Stavolta i suoi allievi, piuttosto svegli, iniziarono a comprendere dove volesse andare a parare. “Mi sa di no”, azzardò uno di loro.

“Molto bene”, rispose il docente.

Si chinò per la terza volta per estrarre da sotto la cattedra una pentola piena di sabbia. Con circospezione iniziò a versarla nel vaso di vetro. I granelli di sabbia andarono a riempire gli interstizi fra i ciottoli e i sassolini.

“Ora è pieno?” li interpellò. Ma questa volta, senza esitazioni quei brillanti allievi dissero in coro: 

“No!”

“Bene!”

E, proprio come si attendeva l’illustre platea, prese la brocca posta sulla cattedra e riempì d’acqua il vaso fino all’orlo.

A quel punto scrutò gli astanti e chiese: “Qual è la grande verità che questo esperimento ci dimostra?”

Con prontezza, e ripensando al tema del seminario, il più brillante del gruppo rispose: “Ci dimostra che anche quando uno crede di non avere più un momento libero, se vuole davvero riesce sempre a trovare il modo di aggiungere qualche appuntamento in più, o qualcosa da fare.”

“No”, ribatté il relatore. “È questa: se non si mettono nel vasi prima i sassi più grandi, poi non si riuscirà mai a farceli stare tutti.”

L’aula piombò nel silenzio, ciascuno si era reso improvvisamente conto di quanto ciò fosse ovvio.
“Nelle vostre vite”, proseguì l’uomo, “quali sono i sassi più grandi? La salute? La famiglia? Gli amici? La realizzazione dei vostri sogni? Fare ciò che vi piace? Imparare? Sostenere una causa? Rilassarvi? Avere tempo a disposizione? O… qualcos’altro?

Di qualunque cosa si tratti, ciò che conta è ricordare quanto sia importante pensare prima ai sassi più grandi, altrimenti si rischia di non vivere appieno la vita.

Se si dà la priorità alle quisquilie (la ghiaia, la sabbia) si finisce per esserne sommersi e non si ha più il tempo di occuparsi di ciò a cui si tiene davvero.

Ecco, non dimenticate mai di chiedervelo: nella mia vita, i sassi grossi quali sono? E a quel punto infilatevi nel vaso, cioè nella vostra vita, per primi.”

L’anziano fece un cenno di saluto al suo uditorio e uscì a passi lenti dall’aula. 

Avrebbe potuto aggiungere: “Non state neppure a cercarli, i sassi grandi; li troverete lungo la strada. Abbiate fiducia e lasciatevi guidare dai vostri desideri più profondi. Saranno loro a dare un senso alla vita”.

Christian Boiron, Siamo tutti fatti per essere felici


Questo racconto è utile al fine di chiarire le nostre idee, considerando che la valutazione dei cosiddetti “sassi grossi” risulta sempre essere soggettiva.

Ogni nuovo giorno è una pagina bianca e può diventare ciò che desideriamo : spetta solo ad ognuno di noi farne un successo malgrado le costrizioni e gli obblighi e dedicarci sempre con entusiasmo a ciò che ci sta a cuore.

“Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere.”
Padre Pio



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