Cari amici del Giardino Interiore,
sono passati diversi anni dall’ultimo post, eppure questo spazio non si è mai davvero spento. Ogni tanto ricevevo notifiche di visualizzazioni, piccoli segni di passaggio, come orme leggere su un sentiero che pensavo silenzioso. A volte arrivava persino un commento: poche parole che hanno illuminato lo schermo e, a loro modo, il cuore.
È sorprendente accorgersi di come un luogo lasciato in sospeso possa continuare a vivere. È un po’ come accade in un vero giardino: anche se il giardiniere si allontana, l’erba cresce, le stagioni scorrono, qualche fiore spunta da solo, qualche seme viaggiatore si posa e mette radici. E quando si torna, ci si accorge che il giardino non è rimasto immobile, ma ha custodito dentro di sé una vita segreta.
❀ ❀ ❀
In questi anni ho attraversato altre stagioni, alcune luminose e altre più silenziose. Ci sono momenti della vita in cui si sente il bisogno di fermarsi, di ascoltare senza dire, di lasciare che le cose sedimentino. Per me il silenzio è stato un compagno prezioso, a volte leggero e altre volte più impegnativo, ma sempre capace di insegnare qualcosa.
Ho imparato che non scrivere non significa dimenticare, ma spesso significa custodire. Custodire i pensieri, custodire le domande, custodire persino il desiderio di condividere, fino a quando non matura il tempo giusto.
Ed è così che, piano piano, ho sentito riaffiorare in me la voglia di tornare qui. Non per riempire uno spazio, ma per farlo fiorire di nuovo.
❀ ❀ ❀
Riprendere a scrivere, dopo tanto tempo, non è semplice. È un po’ come quando si rientra in una casa lasciata chiusa: all’inizio si apre la porta con un po’ di timidezza, si lascia entrare l’aria nuova, si spolverano i mobili, si guarda fuori dalla finestra per capire come è cambiato il paesaggio.
Così sento il mio ritorno: un gesto di cura e di accoglienza. Vorrei che questo blog tornasse a essere ciò che è sempre stato — un giardino interiore, un luogo dove la parola non corre ma cammina, dove il pensiero si apre come un fiore, dove anche il silenzio ha spazio per respirare.
Non prometto ritmi serrati, non sarò mai una voce che insegue la fretta del mondo digitale. Ma desidero offrire qui quello che mi abita: riflessioni, emozioni, piccoli spunti di bellezza quotidiana, parole che magari risuonino anche in chi legge.
❀ ❀ ❀
Mi piace immaginare questo ritorno come un incontro. È come se ci ritrovassimo in un giardino dopo una lunga assenza: i semi, anche se invisibili, sono rimasti nella terra e ora cominciano a germogliare. Alcuni fiori saranno quelli di sempre, altri nuovi, nati dall’esperienza, dalle letture, dagli incontri, dai silenzi di questi anni.
Vorrei che questo spazio continuasse a essere una soglia: un luogo dove chi entra possa sentirsi accolto, possa sostare senza fretta, possa riconoscersi in una frase o in un’immagine. Un posto dove non ci sono confini rigidi, ma cammini che si intrecciano.
Ringrazio con gratitudine chi, in mia assenza, ha continuato a varcare questa soglia. Non importa se lo ha fatto solo per un attimo, o se ha sostato più a lungo: ognuno di quei passi ha mantenuto vivo il respiro di questo giardino.
❀ ❀ ❀
Ed eccomi qui, dunque, a riaprire le pagine di questo diario condiviso. Da oggi in poi, vorrei tornare a coltivarlo, senza l’ansia della perfezione ma con la gioia semplice di chi annaffia un fiore e aspetta di vederlo crescere.
Sarà un cammino lento e gentile. Non so ancora con precisione quali saranno i temi o le forme che prenderanno i prossimi articoli: lascerò che nascano come i fiori, ognuno con il proprio tempo, la propria stagione, il proprio colore. Alcuni saranno riflessioni più profonde, altri piccoli appunti quotidiani, altri ancora forse semplici fotografie interiori.
A chi vorrà, rivolgo un invito: tornate a passeggiare in questo giardino insieme a me. Portate con voi i vostri pensieri, i vostri silenzi, i vostri sguardi. Non servono commenti lunghi, basta anche una parola, o solo la presenza invisibile di chi legge: tutto questo renderà viva la scrittura.
❀ ❀ ❀
Concludo questo primo nuovo passo con una promessa lieve: scrivere qui non sarà un obbligo, ma un atto di gratitudine e di amore. E ogni volta che pubblicherò, sarà come aprire una finestra, lasciando entrare un raggio di luce che spero possa illuminare anche voi, per un attimo.
Grazie di cuore per aver custodito, in silenzio, il Giardino Interiore.
Ora è tempo di tornare a farlo fiorire.
Con affetto e riconoscenza,
Raffaella
Nessun commento:
Posta un commento
E' gradito un tuo commento; puoi utilizzare uno dei profili proposti o la forma anonima selezionando il profilo nel campo "Commenta come". Ogni commento verrà pubblicato quanto prima. Per evitare spam il sistema ti chiederà di riscrivere le lettere generate automaticamente; qualora non risultassero comprensibili fai clic sul pulsante "Ricarica" accanto alle lettere.