sabato 31 agosto 2013

La generosità



“Non esiste povertà peggiore di chi non ha amore da dare.”
Madre Teresa di Calcutta

Ho scelto questa affermazione della Beata Madre Teresa di Calcutta in quanto trovo sia appropriatissima per introdurre il tema della generosità quale apertura del nostro cuore agli altri attraverso la comprensione ed il donare senza attendere di ottenere qualcosa in cambio.

Si tratta purtroppo di una tematica piuttosto estranea alla nostra società, sempre più caotica e frenetica, basata sul consumismo, sul possesso ed accumulo dei beni. 

E’ sempre corretto però non fare di tutta l’erba un fascio e constatare che ci sono tantissime persone esemplari che con il loro comportamento decidono di fare la differenza. 

Dobbiamo essere consapevoli che esiste una vera ricchezza e gioia interiore, quella che non consiste nel ricevere, ma nel dare agli altri disinteressatamente. 

In proposito la mente mi richiama la celebre frase di Gabriele D’Annunzioio ho quel che ho donato” che troviamo incisa sul frontone all'ingresso del Vittoriale a Gardone Riviera (BS).

Il donare agli altri la nostra comprensione, il nostro sorriso, ascolto, conforto, distrazione, aiuto materiale ha un potente effetto terapeutico in quanto, frequentemente, è proprio attraverso i problemi altrui che siamo in grado di ridimensionare i nostri ed imparare a condividere ciò che abbiamo.

Significativo in tema di generosità d’animo è il racconto della sorgente il cui insegnamento importante che possiamo trarre è proprio quello di fare il bene senza attendere gratitudine e ricompensa.

Si racconta infatti di tre viandanti che in una giornata particolarmente afosa si fermarono presso una sorgente per abbeverarsi. Durante la loro sosta per ritemprarsi, la loro attenzione fu attratta da una scritta su una roccia : “sii come la sorgente”. Uno di loro che era un mercante interpretò l’iscrizione nel senso che ognuno dovrebbe imitare l’acqua che scorre sempre fresca e limpida. Il più giovane dei tre commentò la scritta, affermando che ognuno di noi dovrebbe conservare le proprie forze ed energie senza farsi logorare dalle vicissitudini della vita e dal passare degli anni. Il terzo viandante, quello più anziano e dall’aspetto serafico, dopo aver ascoltato con interesse i suoi compagni di viaggio, aggiunse la sua interpretazione affermando che la sorgente può fornirci un’altra lezione e cioè quella di ristorare chiunque passi di lì, senza chiedere chi sia o domandare compenso. 

Sicuramente tutte e tre le interpretazioni dei viandanti sono convincenti ma forse la terza è quella da ritenersi più saggia e cioè “Sii come la sorgente” potrebbe intendersi nel senso di fare del bene in modo spontaneo e disinteressato. 

Voi, quale interpretazione dareste a “Sii come la sorgente”?

Ralph Waldo Emerson affermò: “La felicità è un profumo che non puoi donare agli altri senza che qualche goccia non cada su di te.”

Secondo il mio sentire, questa citazione è validissima anche se parliamo di generosità, nel senso che aiutare gli altri ci rende felici in quanto diveniamo consapevoli di aver compiuto qualcosa di buono nella nostra vita. I sentimenti sono contagiosi ed il fatto di poterci sentire utili ed apprezzati ed il rappresentare gioia per altri, risulta essere sempre gratificante.

La Bibbia ci ricorda che il dare più del ricevere è portatore di tante benedizioni.

Sempre in tema di compiere buone azioni senza l’attesa di un tornaconto, calzante è la riflessione di Amadeus Voldben:

Benefica sempre, ma ricorda 
di 100 beneficati 
40 non ti guarderanno più in viso, perché non vorranno ricordare che tu li hai beneficati, 
25 riterranno che è stato tuo dovere beneficarli, 
10 pretenderanno da te maggior beneficio, 
24 ti renderanno in male il beneficio ricevuto, 
1 solo, forse, uno ti sarà grato. 

Ma, se neppure uno ti fosse grato, che importa? 
Tu hai fatto il bene per il bene: questo è lo scopo della tua vita e ciò ti basta. 
E' il bene, non la gratitudine, che devi cercare.

Amadeus Voldben


Questa riflessione trovo sia veramente suggestiva e ricca di significato come ritengo singolare, sempre sul tema della generosità, la riflessione su “Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura” di Mahatma Gandhi di cui, qui di seguito, sono lieta di menzionare il relativo testo.


Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
“Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.”
Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
 C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
 Il sant' uomo sentì  l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. 
Dio disse: “Hai appena visto l'Inferno.”
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
 Il sant'uomo disse a Dio: “Non capisco!”
E' semplice, rispose Dio, essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri!
I primi, invece, non pensano che a loro stessi... Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...

La differenza la portiamo dentro di noi!!!

Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi. 
Sono le azioni che contano. 
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.

Mahatma Gandhi


Gandhi ha anche affermato: "Puoi scuotere il mondo senza dover ricorrere a maniere forti."

Il problema sembra essere: da dove iniziare? Traendo spunto di riflessione dal testo di Gandhi che vi ho sopra esposto, probabilmente il modo più efficace e realistico per cambiare il mondo è proprio cominciare da noi stessi.

Tra le citazioni più significative riporto di seguito le seguenti:

“Noi possiamo cambiare noi stessi molto più facilmente di quanto non possiamo cambiare gli altri.”
Amadeus Voldben, Pensieri per una vita serena, 2008 (postumo)

“Non posso cambiare il mondo ma posso cambiare il mondo in me.”
U2, Rejoice, in October, 1981

Qualora la generosità non sia una delle nostre qualità, dovremmo cercare di coltivarla in noi. Sicuramente non è sempre di agevole attuazione il proposito di migliorarsi cioè di cambiare in meglio ma è importante impegnarsi: necessita la volontà e la motivazione di iniziare ad agire in questa direzione, credendo nella propria unicità, nelle proprie potenzialità ed essendo molto tenaci nel compito.

Come una brocca si riempie goccia a goccia, ogni cambiamento, ogni piccolo successo si raggiunge attraverso la motivazione, la dedizione, la costanza e la pazienza.

Aiutare gli altri, ad esempio con attività di volontariato, può significare dare un senso alla nostra esistenza, fare un dono a noi stessi, rivelandosi un’esperienza di gioiosa serenità.

Le nostre azioni altruistiche possono migliorare la vita di qualcun altro, farci sentire meglio con noi stessi, contribuire a rendere il mondo un luogo migliore in cui vivere e possono essere un ottimo esempio da seguire.

Ringraziandovi per la lettura e dandovi appuntamento al prossimo post,  vi lascio con nuove riflessioni che possiamo trarre da alcuni noti aforismi che ho selezionato sul tema della generosità.

“Chi  ama al solo fine di essere riamato è come se amasse unicamente se stesso.”
Anonimo

“Nessuno è troppo povero per donare un abbraccio e nessuno è troppo ricco per riceverlo.”
Claudio Visconti De Padua

“E’ un peccato non fare niente con il pretesto che non possiamo fare tutto.”
Winston Churchill

“La più piccola delle azioni è sempre meglio della più nobile delle intenzioni.”
Robin Sharma

“Non sottovalutare mai il potere delle tue azioni, con un piccolo gesto puoi cambiare la vita di una persona.”
Anonimo

“C'é qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.” 
Warren Buffet

“Chi porta il sole nella vita degli altri non può tenerlo lontano dalla propria.”
James M. Barrie, Citato in “Passi verso la cima” Di Zig Ziglar

“Dove c'è più sacrificio, c'è più generosità.”
Padre Pio

“Non si è mai troppo poveri per donare una carezza.”
Romano Battaglia

“Quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità ed inizierai a riempire quella degli altri, scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena.”
Paramahansa Yogananda

“La gioia non condivisa muore velocemente.”
Anne Sexton

“L’unica gioia nostra sta nella felicità che diamo agli altri.”
Pailleron, “Pensieri”

“Si è felici soltanto nella proporzione di ciò che si dona.”
Louis Bromfield

“Un cuore generoso non deve mai nascondere i suoi pensieri: deve farsi vedere fin dentro...”
M. de Montaigne

“Non vale nulla chi non giova a nessuno.”
Pascal, “Pensieri”

“Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci.”
Anonimo

“Uno dei vantaggi delle buone azioni è di elevare l’anima e disporla a farne altre.”
G.J. Rousseau, “Le Confessioni”

“Il povero non sa che la sua funzione nella vita è permetterci l'esercizio della generosità.”
Jean-Paul Sartre

“Fate tutto il bene che potete  con tutti i mezzi che potete, in tutti i modi che potete, in tutti i luoghi che potete,  tutte le volte che potete, a tutti quelli che potete, sempre, finché potrete.”
John Wesley



2 commenti:

  1. Ciao Raffaella..bella tematica sulla generosità che hai postato..e una virtù che nn tutti possiedono purtroppo è una dote innata ed chi la possiede si può ritenere ricco spiritualmente in quanto la persona generosa può contruibire al progresso della società sia dal punto di vista umano che economico. Ma a prescindere di questo la vera opera di generosità si nota aiutando il prossimo con propri mezzi e dando tutto se stesso senza chiedere niente in cambio come un grande esempio che ci hai citato della. Santa Teresa di Calcutta. Donna virtuosa che ha sacrificato se stessa aiutando il prossimo..un abbraccio Francesca♥♥♥

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    1. Come affermava Cartesio, la vera generosità consiste in parte nel conoscere che nulla ci appartiene in senso proprio se non la libera disposizione della volontà, il cui uso buono o cattivo è il solo motivo per meritar lode o biasimo. I più generosi sono di solito i più umili. Applicandosi spesso si può acquistare la virtù della generosità, la quale è la chiave di tutte le altre virtù.
      Grazie di cuore Francesca per il tuo bellissimo commento. Un abbraccio da Raffaella

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