C'era una volta Loris, un giovane il cui divertimento era aiutare il papà nel fare piccole riparazioni a casa.
E’ proprio in quei momenti che fantasticava pensando a quando sarebbe diventato grande ed avrebbe potuto svolgere lavori utili.
Un giorno, mentre passeggiava in una via di un grazioso borgo, si trovò davanti alle vetrine di un negozio di scarpe, e la sua attenzione fu attratta da un brandello di cuoio abbandonato e sporco in un angolo del locale.
Il giovane fece ingresso nel negozio e, con molta cortesia, chiese al bottegaio se glielo poteva regalare. Questi, con un'espressione di grande sorpresa e con un bel sorriso, gli domandò cosa voleva farci con quel cencio sudicio e gli offrì un campione migliore.
Loris, molto timidamente e con grande spontaneità, gli rispose che desiderava avere proprio quello straccio. Il bottegaio gli disse che glielo avrebbe dato volentieri e, dopo essersi lamentato dell’eccessivo lavoro di quei giorni, gli propose che se l’avesse aiutato a pulire la vetrina gli avrebbe regalato un secondo scampolo di cuoio in buono stato.
Loris pensò che quello avrebbe fatto proprio al caso suo per creare qualcosa di bello e grande. Accettò con vivo entusiasmo, si mise al lavoro e terminò in breve tempo.
Ringraziò il bottegaio per i suoi doni e, soddisfatto di aver ottenuto ciò che aveva illuminato la sua fantasia, s’incamminò allegramente e di gran passo verso casa.
E’ proprio sulla strada del ritorno che la sua mente fantasticava ed era immersa in mille pensieri…
Gli balenavano tante idee... pensava intensamente a come poter realizzare il suo sogno: desiderava riempire il suo piccolo mondo creando qualcosa in cui rispecchiare se stesso, qualcosa da coccolare, abbracciare e portare sempre con sé.
Finalmente, ebbe un lampo di genio e, con fervore, gridò: “ho deciso, costruirò una grande e magnifica tartaruga di cuoio!”
Il suo pensiero si tramutò ben presto in realtà... per essere precisi, ci volle parecchio tempo ed impegno per realizzare la tartaruga dei suoi sogni!
L'entusiasmo di Loris era così evidente che dedicava alla sua impegnativa impresa tutto il tempo libero ed i risultati si ammiravano man mano che lui procedeva.
Riuscì a meraviglia ad infondere alla sua grande e deliziosa tartaruga tutta la sua tenerezza e, nonostante lavorasse tante ore di seguito, sprizzava energia da tutti i pori e non si sentiva mai stanco.
Finalmente arrivò il giorno in cui l’opera fu completata e solo allora il giovane si sentì veramente appagato dal risultato raggiunto: la sua creazione aveva preso corpo. La sua tartaruga sembrava vera: era talmente perfetta che sembrava viva.
Loris non riusciva a credere ai suoi occhi, a capacitarsi. L'accarezzò sul guscio e, come per magia, la tartaruga si animò.
Egli, allora, pian pianino vi si adagiò sopra ed i due s'incamminarono verso una grande spiaggia dorata e soleggiata.
Arrivati sulla battigia, Loris si fermò ad osservare il mare ed, in quei momenti, socchiuse i suoi occhi per dare ancora sfogo alla sua fervida immaginazione. Era tutto concentrato sui suoi pensieri ed avvertiva solo lo sciabordio delle onde del mare ed il volo dei gabbiani.
Improvvisamente, si accorse che la sua tartaruga iniziava a scavare, scavare... comprese allora che la sua dolce amica aveva trovato il luogo giusto in cui depositare le uova.
Loris osservava tutto con stupore... ora la sua amica aveva scavato una profonda buca, vi aveva deposto le uova e si stava riposando soddisfatta.
Dopo qualche ora notò che la tartaruga era intenta a ricoprire la buca per tenerla lontano dai predatori... proprio come una mamma premurosa ed amorevole protegge i suoi piccoli.
Il giovane era deliziato da questa tenera immagine e si avvicinò stringendola tra le sue braccia, la coccolò, accarezzò ed avvertì nel suo cuore un’immensa felicità.
Cosa desiderare di più? Sentiva di aver toccato il cielo con un dito: Loris non era più solo… aveva una cara amica cui ricambiare e donare tanto affetto e con la quale poteva finalmente condividere tanti piacevoli momenti.
Loris e Caretta, erano felici insieme ed entrambi desiderosi di partire per un lungo ed entusiasmante viaggio.
Oramai erano inseparabili e, con la gioia nel cuore, i due s’incamminarono verso il mare pronti per una nuova avventura.
Di Raffaella Rosati, da un’idea di Luca Corvino
che bella fiaba, Raffaella! molto...toccante.....da pensiero a immaginazione che si trasforma in realtà, e il piacere dell'Amicizia. sei un'Anima speciale cara amica, e sono contenta di conoscerti e onorata di leggerti. a presto! ciao da semply
RispondiEliminaChe carina! Sei veramente dolcissima! Grazie di cuore! Ti abbraccio forte forte! Raffaella
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