La felicità nelle piccole cose

“La felicità è desiderare quello che già si possiede.”

Sant'Agostino

Questa bellissima frase è l'ispiratrice del mio nuovo post La felicità è nelle piccole cose: ogni nuovo giorno si apre alla felicità ed essa è alla portata di ciascuno di noi. 

Se riflettiamo comprendiamo che ogni istante della nostra esistenza è di per se un momento felice: è fondamentale l'atteggiamento con cui affrontiamo le vicissitudini della vita, il nostro modo d'interpretare ciò che ci circonda, il non lasciarci suggestionare e travolgere dagli eventi, il mantenere la capacità di sdrammatizzare, di osservare con obiettività e lucidità mentale gli accadimenti attorno a noi. 

Siamo solo noi a dover coltivare un atteggiamento mentale positivo ed impegnarci a non farci paralizzare dalle paure, dalle apprensioni, dai problemi, non lasciarci prendere dalla irritazione e non cadere nella depressione.

Dipende esclusivamente da noi la serietà con la quale reagiamo agli eventi: possiamo ingigantire un fatto insignificante o relativizzarlo e neutralizzarlo con un atteggiamento sereno.

Quante volte sentiamo parlare di felicità! Proviamo a chiederci cosa intendiamo per felicità.

Io sono del parere che la felicità è percepirci in armonia con noi stessi, accettandoci per ciò che siamo, anche con i nostri limiti e debolezze, essere consapevoli della vitalità e della gioia in noi, profondamente grati per la vita che ci è stata donata (leggi il mio post “Il dono della vita”).

La chiave della felicità credo sia nell'equilibrio tra miglioramento ed accettazione di noi stessi, vale a dire nutrire un sereno rapporto di autostima, fiducia in noi stessi, accettando i difetti ed, al tempo stesso, avere un buon rapporto con gli altri, accettandone anche i loro limiti.

Io credo che la felicità non è al di fuori di noi ma risiede dentro di noi e che la si può scorgere anche nelle piccole gioie che possiamo apprezzare ogni giorno (leggi il mio post “Vivere è meravigliarsi”).

Ci sentiamo felici quando avvertiamo in noi armonia interiore, quando l'accettarci per ciò che siamo non ci fa avvertire il bisogno dell'approvazione altrui.

Essere felici credo sia essere semplicemente noi stessi, con qualità e difetti, agire sempre secondo la nostra buona fede, senza far dipendere la nostra serenità da ciò che gli altri penseranno di noi, liberarci dai condizionamenti. 

La felicità può dipendere esclusivamente da noi stessi e non da fattori esterni.

Infatti come ha scritto Sergio Bambarén, L'onda perfetta, 1999: “La felicità, come la purezza interiore, non ha prezzo, ma una sola casa: il tuo cuore. La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene”.

Il segreto della felicità consiste per me nell'essere consapevoli che essa è presente nella parte interiore di ciascun essere umano e che non va inseguita e ricercata nelle cose esteriori e materiali.  

Come affermò Émilie du Châtelet, Discorso sulla felicità, 1779: “Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede”.

Anche Omar Falworth, L’arte di vivere felici II, Capirsi Stimarsi Amarsi ha affermato: “Per essere felici non occorre un grande portafoglio per comprare e possedere tante cose, ma una grande mente per apprezzare e amare poche cose”.

Ci sentiamo felici se non ci lasciamo attrarre dal vortice del consumismo, dal desiderio di possedere beni materiali, dalla smania di ottenere il successo a tutti i costi, se non permettiamo ai bisogni e desideri di dominarci.

E' importante imparare ad essere felici incondizionatamente, cioè non a condizione di avere questo o quello.

“La felicità è una scelta quotidiana. Non la trovi in assenza di problemi. La trovi nonostante i problemi.”

S. Littleword

Sono convinta che la felicità consiste nel guardare sempre al bene e continuare a credervi anche nelle continue delusioni, nel non irritarci con ciò che non gradiamo in noi stessi o negli altri, nel provare gioia sapendo di poter giovare a qualcuno, essere di aiuto alle persone accanto a noi in quanto la loro felicità diventa anche la nostra. 

Come scrive A. Grun: “Le rose che portiamo nella vita degli altri profumano anche per noi”.  

La felicità è nella nostra anima e si può sperimentare esclusivamente vivendo l'attimo presente.

“La felicità ti avvolge l'anima, ti scalda il cuore e ti inebria la mente.”

Alex Pramix 

Percepire la felicità dipende dal nostro modo di essere e di comportarci in quanto siamo sempre noi a dover condurre la nostra vita: possiamo decidere di gioire e provare sentimenti di gratitudine per ciò che il Signore ci dona o lamentarci, affliggerci per le inadeguatezze e per ciò che non tolleriamo. Se agiamo in questo secondo modo, non dovremmo poi meravigliarci se ci sentiamo in uno stato di disarmonia e di insoddisfazione.

La felicità dovrebbe consistere nel buon uso che facciamo di ciò che abbiamo. Mi torna in mente un racconto che ho letto in Parole di Saggezza su FB e di cui vi riporto qui di seguito il testo.

Una donna saggia che viaggiava attraverso le montagne trovò una pietra preziosa in un ruscello.

Il giorno seguente incrociò un altro viaggiatore che aveva fame, e la donna aprì la sua borsa per condividere con lui il suo cibo.

Il viaggiatore affamato vide la pietra preziosa nella borsa, rimase ammirato dalla sua bellezza e gli chiese di regalargliela.

La donna lo fece senza il minimo dubbio.

Il viaggiatore partì, rallegrandosi per la fortuna. Sapeva che il gioiello valeva sufficientemente per dargli sicurezza per il resto della sua vita.

Però dopo pochi giorni tornò alla ricerca della donna saggia. Quando la incontrò, le restituì la pietra.

“Ci ho pensato molto” disse. “So quanto vale questa pietra, però gliela restituisco con la speranza che lei possa omaggiarmi di qualcosa di molto più prezioso”.

“Mi dia quello che ha dentro di lei che le ha permesso di regalarmi la pietra”.

Riflettendo su questo bel racconto abbiamo la conferma che la felicità è costituita dai valori che una persona ha e che condivide con gli altri.

“Se vuoi essere felice ascolta il tuo cuore, perché esso racchiude tutte le risposte che cerchi.”

Sergio Bambarén 

Sentirci felici è lasciarci guidare dal nostro cuore, credere in noi stessi, amare ciò che facciamo, meravigliarci anche delle piccole cose, aiutare gli altri in difficoltà, condividere le nostre gioie, non farci condizionare da niente e da nessuno e non attendere che altri portino la felicità nella nostra esistenza.

“La maggior parte delle persone è felice nella misura in cui decide di esserlo”.

Abramo Lincoln

“Non pensare a ciò che può portarti l’avvenire, ma sforzati di essere interiormente calmo e sereno, poiché non da come si forma il tuo destino, ma dal modo in cui ti comporti dinanzi a esso dipende la felicità della tua vita.”

Erich Fromm

Sicuramente la felicità dipende da come decidiamo di guardare la vita, cioè dalla visione che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.

Io sono del parere che ci sentiamo felici se ci percepiamo in pace con noi stessi, liberi da tensioni, se ci impegniamo a rendere più serena la nostra vita e quella di coloro che ci circondano, se contribuiamo a creare un mondo più vivibile e migliore per tutti.

“La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato.”

Raoul Follereau

Rimanendo nel mio giardino interiore, concluderei il post, ringraziandovi per la lettura, augurandovi di cuore tanta felicità, dandovi appuntamento al prossimo articolo ed aggiungendo che la felicità va coltivata nel nostro cuore ed è sempre fondamentale seminare pensieri positivi, messaggi di incoraggiamento, parole di affetto, gesti altruistici, non fare paragoni con l'erba del vicino ma apprezzare sempre ciò che germoglia e fiorisce nel nostro giardino.