“La vita è come il marmo grezzo e noi siamo gli scultori. Possiamo scolpire la nostra esistenza rendendola qualcosa di meraviglioso o possiamo renderla qualcosa di orribile: è tutto nelle nostre mani.”
Cathy Better
Questa veritiera affermazione di Cathy Better ci fa comprendere che noi siamo i protagonisti della nostra vita ed abbiamo la responsabilità di assumerne la direzione.
La nostra mente può essere equiparata ad un computer nel senso che può essere programmata in modo positivo o negativo.
Solo a noi è rimessa la scelta.
Ognuno di noi può considerarsi l’artista della propria vita, può dare il meglio e realizzare della propria esistenza un’opera d’arte.
Sono del parere che ciascuno di noi dovrebbe cercare di migliorarsi, apportare i cambiamenti che reputa necessari, affinare le abilità, colmare le lacune, imparare sempre.
Per raggiungere ambiziosi traguardi è necessario dotarci di volontà, determinazione, pazienza e perseveranza.
Importante è impegnarci costantemente nel migliorarci e non arrenderci alle continue sfide che incontriamo lungo il percorso.
Tutti noi tendiamo a subire le influenze delle persone con cui siamo abitualmente in contatto: più siamo vicino a qualcuno, più le nostre abitudini ed il nostro stile di vita sono influenzati da questa persona.
Da qui la necessità, al fine di poter migliorare, di frequentare persone che hanno un atteggiamento mentale positivo ed intraprendente.
E’ provato che il circondarci di persone solari, ottimiste alimenta la creazione di pensieri positivi, così come condividere notizie favorevoli, incoraggianti facilita ed accresce il benessere.
Personalmente il desiderio di migliorarmi costantemente mi riporta alla memoria la bellissima poesia intitolata “Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere” di Douglas Malloch di cui probabilmente conoscerete i versi in quanto sono stati citati anche da Martin Luther King durante un suo discorso del 1967, nel quale incitava le persone a scoprire cosa desideravano realizzare nella loro vita e a coltivare i loro progetti con entusiasmo e tenacia.
Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere
Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle,
ma sii la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico,
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio.
C’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.
Douglas Malloch
Questa poesia tratta il tema della realizzazione personale: “Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere”, cioè trova la tua strada, percorrila sereno e sii sempre fiero di ciò che sei.
Ognuno di noi leggendone il testo comprende come esso sia un’esortazione a dare sempre il meglio di noi stessi, a seguire la nostra vera natura e a mettere a frutto le nostre capacità in qualsiasi attività decidiamo di impegnarci.
L’insegnamento che possiamo trarre è quello di sforzarci ad essere più bravi se non riusciamo ad essere i migliori, con l’impegno di fare qualsiasi cosa al meglio.
Decisamente il nucleo di questo testo è rappresentato dal miglioramento personale.
Ognuno di noi, infatti, occupa un posto nel mondo e svolge un’attività, non occorre essere qualcuno per lasciare il segno perché ognuno di noi può essere il numero 1 in un dato campo.
Non dobbiamo accontentarci e rassegnarci ma cercare sempre di fare il massimo che è nelle nostre possibilità.
Possiamo fare la differenza, seguire le nostre inclinazioni, implementare le nostre conoscenze, affinare le nostre abilità e sfruttare, nel miglior modo possibile, le nostre potenzialità.
E’ consigliabile procedere assegnandosi tappe progressive considerando che ogni nostra piccola vittoria ne prepara una più grande.
Tornando al tema di un mio precedente post “Ognuno di noi è unico”, la consapevolezza del nostro valore ci fa comprendere che ciascuno di noi può dare il meglio di sé in qualunque ruolo sia chiamato a ricoprire.
Anche il modo in cui impegniamo il tempo a nostra disposizione è rivelatore della nostra determinazione di avere successo nella vita, del nostro desiderio di migliorarci: i passatempi dovrebbero rispondere ad una nostra esigenza di crescita personale, essere costruttivi e regalarci momenti ricchi e fortificanti come ad esempio fare esercizio fisico per mantenerci in forma, studiare, dedicarci alla lettura di libri edificanti che ci possano insegnare qualcosa di importante per la nostra quotidianità.
L’orizzonte del sapere e della conoscenza è infinito e come affermava Isaac Newton “Quello che sappiamo è una goccia d'acqua; ciò che ignoriamo è l'oceano.”
Il tempo libero è per ciascuno di noi una risorsa preziosa e, pertanto, non deve essere sprecata: la sua mancanza è spesso conseguenza di disorganizzazione ed, essenziale al fine di occuparci di più impegni, stabilire un ordine di priorità.
Interrogarci sul modo in cui non utilizziamo al meglio il nostro tempo libero è frequentemente ricco di insegnamenti su noi stessi.
Ognuno possiede capacità peculiari da sviluppare, può coltivare il proprio talento, arricchirsi costantemente di conoscenza ed esperienza, ha la possibilità di imparare dai propri errori e può cambiare in meglio.
Il pessimismo e la lamentela non portano a nulla e non operano alcun cambiamento.
Giovevole è accettare di cambiare gli atteggiamenti di sfiducia e di diffidenza, così come sostituire i pensieri negativi con quelli positivi è la più grande prova d’intelligenza.
Mahatma Gandhi affermava che ciascuno di noi deve rappresentare il cambiamento che desidera vedere nel mondo.
Apportare qualche piccolo cambiamento del nostro comportamento può rivelarsi utile al fine di migliorare la nostra esistenza e renderci più felici.
E’ costruttivo aprire la nostra mente a nuove idee, metodi, tenendo sempre presente che non esiste la fortuna ed il caso ma la preparazione che incontra l’opportunità e che il tempo è prezioso e che non si può tardare a compiere ciò che ci interessa davvero.
Benefico è guardare le cose da angolazioni diverse. Il film “l'attimo fuggente” ci fa riflettere che è proprio quando crediamo di sapere qualcosa che dobbiamo guardarla da un'altra prospettiva.
In tema di tendere a migliorarci sempre, è consigliabile non alimentare opinioni autolimitanti nella nostra mente al fine di non sabotare ogni possibilità di progresso.
E’ sicuramente gratificante fare a noi stessi una promessa ed impegnarci a mantenerla: questo atteggiamento ci aiuta ad allontanare i nostri limiti.
“L'unico limite a quanto in alto possiamo andare è quanto crediamo di potere salire.”
Anonimo
Infatti si può agevolmente constatare che ciò di cui siamo convinti, diventa la nostra realtà. Cambiando le nostre convinzioni riusciamo a cambiare la nostra realtà.
Ricordo un saggio testo relativo alla nostra possibilità di fare di più rispetto a ciò che facciamo normalmente e ve lo propongo qui di seguito. L’autore è anonimo.
Fai qualcosa in più
Fai qualche cosa in più che esistere: vivi;
fai qualche cosa in più che leggere: assimila;
fai qualche cosa in più che guardare: osserva;
fai qualche cosa in più che sentire: ascolta;
fai qualche cosa in più che ascoltare: comprendi;
fai qualche cosa in più che pensare: medita;
fai qualche cosa in più che parlare: dì qualcosa di utile;
fai qualche cosa in più che progettare: esegui;
fai qualche cosa in più che aspettare il momento buono: crealo.
Anonimo
Sono del parere che impegnarci ad essere migliori di come siamo e fare di più di quello che ordinariamente facciamo, non significa cercare in noi la perfezione che è spossante, logorante, controproducente ma cercare semplicemente di condurre una vita sana e semplice, di limitare le nostre aspettative, di non lasciarci prendere dalla tristezza, di distinguere ciò che è importante da ciò che è effimero, di apprezzare ogni giorno la nostra vita, di mantenere il controllo sulle nostre emozioni, pulsioni, eccessi, fortificando il nostro carattere.
Ciò probabilmente rappresenta un punto favorevole per noi stessi e di cui anche gli altri possono trarne beneficio: la padronanza di sé è considerata la chiave che ci consente di aprire la porta della felicità.
L'esortazione di migliorarsi sempre con assiduità e determinazione deve suffragare ogni giornata della nostra esistenza. Il post è bellissimo, esauriente e ben realizzato. Condivido pienamente. Renato Sereni
RispondiEliminaBenvenuto! Grazie Renato. Sono lietissima del tuo feedback positivo. Se hai dei suggerimenti, scrivimi ancora. Sono contenta se continuerai a seguire il blog. Se lo vorrai, potrai anche iscriverti tra i lettori fissi attraverso Google Friend Connect. Raffaella
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