mercoledì 11 settembre 2013

L'assertività come stile comunicativo



Ognuno di noi dovrebbe essere consapevole della propria unicità, avere una buona autostima, assumere il controllo della propria vita, la responsabilità del modo in cui reagisce agli eventi, non facendo dipendere la propria felicità né dalle circostanze né dagli altri.

Se ci adeguiamo agli altri rinunciamo alla nostra originalità ed alla nostra stima in quanto la nostra unicità perde valore.

L’autostima è infatti il valore che ognuno attribuisce a se stesso, si costruisce nel tempo e contribuiscono alla sua formazione la famiglia, le relazioni interpersonali, l’emotività, il rapporto con il corpo, le esperienze sul lavoro.

Accettarci significa avere un sano egoismo cioè un equilibrio positivo tra il rispetto per noi stessi ed il rispetto per gli altri, essere autentici, evitando di indossare maschere e comportandoci in modo coerente con ciò che pensiamo e con ciò che siamo.

Autostimarci è fondamentale per poter essere assertivi.

Mantenere la nostra dignità ed il nostro valore rispettando sempre la dignità ed il valore degli altri significa essere assertivi.

La parola assertività è un termine ed un tema molto ricorrente nella Programmazione Neurolinguistica (PNL), deriva dal latino "asserere" cioè "asserire" ed ha il significato di affermazione di sé.

L’assertività consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro le nostre emozioni, opinioni, pensieri, necessità, porre limiti alle richieste degli altri, gestire con determinazione eventuali aspettative e critiche, assumere decisioni mantenendo un atteggiamento equilibrato, sostenendo le nostre idee e valori senza tuttavia adottare atteggiamenti offensivi o aggressivi nei confronti dell’interlocutore.

La comunicazione assertiva ci consente di gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti interpersonali, si può apprendere e con la pratica ci si può allenare e migliorare nell’esporre serenamente le nostre idee rimanendo coerenti con il nostro punto di vista, senza provare disagio o sensi di colpa, senza ferire gli altri e chiedendo loro di rettificare comportamenti fuori luogo ed offensivi nei nostri confronti.

Essere assertivi significa riuscire ad essere sempre noi stessi e riuscire a dire NO nel caso non ci troviamo d’accordo con il nostro interlocutore, senza aver paura di ferire, tenendo sempre in considerazione che è un nostro diritto rispondere NO, come è un nostro diritto esprimere la nostra opinione in ogni circostanza, è un nostro diritto errare, essere ascoltati,  assumere liberamente la decisione che riteniamo più opportuna in un dato momento, decidere se compiere un’azione o meno.

Non dobbiamo avere alcun timore e difficoltà a manifestare il nostro dissenso o disappunto verso il nostro interlocutore qualora non ci riteniamo d’accordo con il suo pensiero.

Non siamo tenuti a trovare delle giustificazioni alle nostre scelte o delle scuse quando non possiamo fare ciò che ci viene richiesto, né dobbiamo sentirci pressati dal soddisfare richieste altrui.

Essere persone assertive non significa essere egoisti ma semplicemente credere nel nostro valore e nella nostra dignità ed averne il dovuto rispetto.

Aiutare una persona esclusivamente in quanto non siamo in grado di rifiutarne una richiesta e non per un nostro generoso moto d'animo manifesta solo la nostra debolezza e non significa altruismo.

E’ da tenere in considerazione che fino a quando non viene superata la paura di non ricevere il consenso degli altri, si rinuncia alla possibilità di operare delle scelte e quindi si perde la propria libertà.

Essenziale è riuscire a coltivare un rapporto di fiducia con noi stessi, far rispettare i nostri pensieri, idee, valori, convinzioni e decisioni e mai permettere agli altri di prendere in mano la nostra  vita, calpestandoci e vivendola al nostro posto.

Secondo lo psicologo americano Smith Nessuno può manipolare le nostre emozioni o il nostro comportamento se noi non gli permettiamo di farlo.

Dobbiamo infatti sempre stabilire il nostro ruolo, al fine di delimitare i nostri confini e non rinunciare alla nostra libertà, impegnandoci a non permettere ad altri intrusioni nella nostra vita.

La libertà di ciascuno di noi finisce dove inizia quella dell'altro e viceversa.

Frequentemente si causano fraintendimenti in quanto interpretiamo secondo la nostra logica personale il comportamento altrui. Ciò si rivela non corretto in quanto non ci è possibile entrare nella mente e nei ragionamenti del nostro prossimo. Fondamentale inoltre per un quieto vivere, non crearci delle aspettative che nella maggioranza dei casi andrebbero deluse.

Possiamo considerare, infatti, l'assertività l’arte di vincere senza combattere nell’ambito di una relazione interpersonale vale a dire il raggiungimento di una posizione di equilibrio tra aggressività e passività.

Qualora ci sentiamo offesi da parole o comportamenti altrui è essenziale chiedere subito chiarimenti e delucidazioni discutendone in modo calmo e razionale.

E’ opportuno provvedere a cambiare ciò che effettivamente non va in noi o, al contrario, far notare che le osservazioni non sono giuste, dimostrandone la motivazione.

Molto importante è abituarsi a non dar per scontate le nostre necessità in quanto solo noi possiamo conoscerle bene e non possiamo pretendere che gli altri (anche le persone a noi più care) le capiscano o leggano la nostra mente.

Bisogna esternare le nostre sensazioni, i nostri bisogni ed accettare sempre l’idea che gli altri non siano o possano essere in grado di soddisfarli.

Così come è un diritto degli altri fare richieste ma noi dobbiamo sempre essere consapevoli che è anche un nostro diritto poterle rifiutare.

Qualora commettiamo un errore non è necessario autogiustificarci ma è opportuno semplicemente riconoscere di aver sbagliato.

Importante è poi non attribuire la colpa di eventuali disagi, errori o fallimenti agli altri ma metterci in discussione e capire dove e perché possiamo aver sbagliato. Dai nostri errori dobbiamo trarre insegnamento.

L’assertività significa anche gestire la nostra ansia, impedire che essa possa dominarci e caratterizza una buona fiducia in noi stessi, obiettivi chiari da raggiungere, pensare e scegliere autonomamente, stabilire e far rispettare i nostri confini, porre dei “paletti” alle richieste che riteniamo esagerate e che non possiamo soddisfare, abilità di comunicare in modo efficace, attitudine (sia oratoria che del linguaggio non verbale) ad essere convincenti, persuasivi in modo pacato, capacità di ammettere i propri sbagli e di criticare in maniera costruttiva il comportamento e mai la persona.

La persona assertiva ha un modo di porsi e di fare positivo, costruttivo e propositivo, un’intelligenza emotiva sviluppata, autostima e sicurezza personale, un buon autocontrollo, capacità di autoaffermarsi e dirigere la propria vita.

Una sua peculiare caratteristica è quella di riuscire ad esprimersi con le parole giuste, con toni pacati e cordiali senza cadere in atteggiamenti passivi o in risposte aggressive.

Nel ringraziarti per la lettura che spero essere stata di tuo gradimento e nel darti appuntamento al mio prossimo post, menziono qui di seguito il saggio pensiero che ho scelto per esprimere al meglio il significato di assertività.


“Il segreto della piena realizzazione è riuscire a comunicare agli altri ciò che si è attraverso quel che si fa,ma per essere davvero equilibrati e sereni è indispensabile che ciò che si fa, sia realmente quello che si vuole e non quello che vogliono gli altri.”

Lorenzo Licalzi



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