Nonostante la società moderna nei Paesi avanzati sia caratterizzata da un diffuso benessere, dai progressi della medicina, della tecnologia e della comunicazione, troppo spesso lamentiamo sensazioni di inadeguatezza, insoddisfazione, esaurimento ed avvertiamo la mancanza di qualcosa: il benessere interiore.
Tra i numerosi problemi che affliggono la nostra società, sono da annoverare particolarmente: la crisi di valori, la crisi economica internazionale, la conseguente elevatissima disoccupazione, la crisi energetica, l'inquinamento del pianeta, le guerre ideologiche e per interessi economici e l'emigrazione massiva dai paesi sottosviluppati verso aree del mondo economicamente progredite.
Il diffondersi di queste continue segnalazioni deprimenti tramite i mass media ha su tutti noi ripercussioni destabilizzanti.
Da qui la necessità di abbandonare il ruolo di spettatori passivi, rimanere informati, senza farci intrappolare e soffocare dalle notizie per non divenire noi stessi vittime dell'informazione. E' opportuno coltivare un atteggiamento consapevole ma, al tempo stesso, non assorbire come spugne informazioni demoralizzanti al fine di non rimanere incapaci di reagire e, conseguentemente, di non riuscire ad apportare, ove possibile, un nostro utile contributo.
“Alla fine, l’equilibrio interiore non è da cercare. Forse ce l’abbiamo già, e più ci muoviamo o agitiamo o altro, e più ce ne allontaniamo.”
Enrico Brizzi, da “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”
Ai giorni d'oggi viene sempre più da chiedersi dove sia finito il ben-essere della nostra società consumistica considerando che sembra di fatto aumentare il mal-essere.
E' incredibile, infatti, constatare il dilagare di sensazioni di disagio quali la solitudine, la tristezza, la depressione, a volte la disperazione.
Sembra che il benessere interiore sia oggi sempre più difficile da raggiungere.
Esso dovrebbe consistere nel sentirsi bene sul piano fisico, emozionale, mentale, sociale e ambientale.
“Mens sana in corpore sano” (lett. mente sana in un corpo sano)
Giovenale, Satire
Sul tema della mancata corrispondenza tra benessere esteriore e benessere interiore ricordo un testo significativo di B. Moorehead di cui, di seguito, vi propongo la lettura per trarne utili spunti di riflessione.
IL PARADOSSO DELLA NOSTRA EPOCA
Il paradosso della nostra epoca storica è che abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno.
Abbiamo case più grandi ma famiglie piccole, più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree e poco buon senso.
Abbiamo più conoscenze, ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi, più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente, ridiamo troppo poco, guidiamo in maniera spericolata, ci arrabbiamo troppo, rimaniamo alzati fino a tardi, ci svegliamo troppo stanchi, leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco, e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato a condurre un'esistenza, non una vita, abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni.
Abbiamo raggiunto la luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore.
Abbiamo fatto cose più eclatanti, ma non cose migliori.
Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima.
Abbiamo conquistato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio.
Scriviamo di più, ma impariamo di meno.
Progettiamo di più, ma completiamo di meno.
Abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; grandi uomini con deboli caratteri; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde.
Questi sono i giorni in cui nelle case entrano due stipendi, ma aumentano i divorzi.
(...) Ricordati di passare un po' di tempo con i tuoi cari, perché non ci saranno per sempre.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio a chi ti sta accanto, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il tuo cuore e non costa un centesimo.
Ricordati di dire "Ti Amo" al tuo partner e ai tuoi cari, ma soprattutto sentilo. Un bacio e un abbraccio sanano una ferita se provengono dal profondo del cuore.
Ricordati di stringere le mani e conservare nell'anima ogni istante, perché un giorno quella persona non sarà lì ancora.
Dai tempo all'Amore, dai tempo al parlare, dai tempo al condividere i preziosi pensieri che nutri nella tua mente.
B. Moorehead
Riflettendo su questo realistico testo possiamo comprendere che solo se ci sentiamo in armonia con noi stessi e con il Creato saremo portati a guardare positivamente le persone che ci circondano ed a trasmettere loro il nostro sereno stato d'animo. In caso contrario, infatti, tenderemo a compiere proiezioni negative sugli altri diffondendo amarezza intorno a noi.
Infatti la sensazione di benessere interiore la percepiamo in modo naturale solo se siamo in grado di apprezzare ciò che abbiamo a disposizione, se perseguiamo i nostri sogni ed ideali con serenità, pazienza e perseveranza.
E' meraviglioso riflettere e poter scoprire che possiamo essere felici con molto meno di quanto normalmente crediamo necessario e constatare che la nostra gratificazione è semplicemente qualitativa e rappresentata dalla nostra armonia interiore.
Dovremmo imparare a rallentare la nostra corsa contro il tempo, per prenderne coscienza e goderne appieno, concentrarci su ciò che riteniamo effettivamente importante, trovare sempre il momento per dedicare cure a noi stessi ed alle persone care attorno a noi, tenendo a mente che una giornata trascorsa senza aver avuto occasione di far sentire la nostra presenza ed il nostro calore umano attraverso una dimostrazione d'affetto, una parola buona, un pensiero gentile, è da ritenersi una giornata persa.
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