Il segreto della vita è imparare ad apprezzarla, a godere attimo per attimo, senza farci coinvolgere dalla frenesia, dalle preoccupazioni, dall'ansia della quotidianità.
Tenendo in considerazione la velocità con cui trascorre il tempo, diventa salutare saperlo organizzare, rimanendo concentrati su ciò che ci arreca gioia, mantenendo positive le nostre aspettative, fissando i nostri obiettivi, provando sempre gratitudine e prendendoci lo spazio ogni giorno per collegarci a Dio e a noi stessi.
“Il senso della vita non è qualcosa in cui ti imbatti per caso, come la soluzione a un enigma o il premio di una caccia al tesoro.
Il senso della vita è qualcosa che costruisci vivendo: a partire dalla tua storia, dai tuoi affetti, dall’esperienza umana che ti viene trasmessa, dal tuo talento e dal tuo sapere, dalle cose in cui credi, dalle cose e dalle persone che ami, dai valori per cui sei disposto a sacrificare qualcosa.
Gli ingredienti ci sono tutti.
Tu sei l’unico che può fonderli in quel disegno che sarà la tua vita.
Fa che sia una vita piena di dignità e di significato per te.
Se sarà così, allora il bilancio dei successi e dei fallimenti sarà secondario.”
John Gardner
E' importante riflettere sul senso della vita e sull'enorme ricchezza che il Signore ci ha donato: abbiamo tra le mani un tesoro di valore inestimabile ed è solo nostro il compito di non sprecarlo e di valorizzarlo al massimo, consapevoli che non sappiamo quanto tempo ci è dato di vivere. Da qui la necessità di fare di ogni momento, che è unico e irripetibile, quello decisivo per la nostra felicità.
“Non aspettiamoci di trovare il significato della nostra vita scritto sotto una roccia oppure raccontatoci da qualcun altro. Lo scopriremo solo dando noi stessi significato alla nostra vita. Spesso il sussurro arriva attraverso la risposta a una domanda. Cosa vi fa sentire vivi?”
Lucia Giovannini, “Mi Merito il Meglio”
Vi propongo qui di seguito un significativo testo che offre spunti di riflessione.
Al Crocicchio del Villaggio
Tanto tempo fa, c'era un uomo che da anni cercava il segreto della vita. Un giorno, un saggio eremita gli indicò un pozzo che possedeva la risposta che l'uomo così ardentemente cercava.
L'uomo corse al pozzo e pose la domanda: "C'è un segreto della vita?".
Dalla profondità del pozzo echeggiò la risposta: "Vai al crocicchio del villaggio: là troverai ciò che cerchi".
Pieno di speranza, l'uomo obbedì, ma al luogo indicato trovò soltanto tre botteghe: una bottega vendeva fili metallici, un'altra legno e la terza pezzi di metallo. Nulla e nessuno in quei paraggi sembrava avere a che fare con la rivelazione del segreto della vita.
Deluso, l'uomo ritornò al pozzo a chiedere una spiegazione. Ma il pozzo gli rispose: "Capirai in futuro". L'uomo protestò, ma l'eco delle sue proteste fu l'unica risposta che ottenne.
Credendo di essere stato raggirato, l'uomo riprese le sue peregrinazioni.
Col passare del tempo, il ricordo di questa esperienza svanì, finché una notte, mentre stava camminando alla luce della luna, il suono di un sitar (lo strumento musicale dell'oriente) attrasse la sua attenzione.
Era una musica meravigliosa, suonata con grande maestria e ispirazione.
Affascinato, l'uomo si diresse verso il suonatore; vide le sue mani che suonavano abilmente; vide il sitar; e gridò di gioia, perché aveva capito. Il sitar era composto di fili metallici, di pezzi di metallo e di legno come quelli che aveva visto nelle tre botteghe al crocicchio del villaggio e che aveva giudicato senza particolare significato.
La vita è un viaggio. Si arriva passo dopo passo. E se ogni passo è meraviglioso, se ogni passo è magico, lo sarà anche la vita.
E non sarete mai di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto. Non lasciatevi sfuggire nulla. Non guardate al di sopra delle spalle degli altri. Guardateli negli occhi. Non parlate "ai" vostri figli. Prendete i loro visi tra le mani e parlate "con" loro. Non abbracciate un corpo, abbracciate una persona. E fatelo ora. Sensazioni, impulsi, desideri, emozioni, idee, incontri, non buttate via niente. Un giorno scoprirete quanto erano grandi e insostituibili.
Ogni giorno imparate qualcosa di nuovo su voi stessi e sugli altri.
Ogni giorno cercate di essere consapevoli delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo. E non lasciate che vi convincano del contrario.
Guardate i fiori. Guardate gli uccellini. Sentite la brezza. Mangiate bene e apprezzatelo. E condividete tutto con gli altri.
Uno dei complimenti più grandi è dire a qualcuno: "Guarda quel tramonto".
Bruno Ferrero, “C'è Qualcuno Lassù”
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