sabato 14 dicembre 2013

Il Natale non è consumismo


vischio di Natale

Il Natale è alle porte e già da diversi giorni si avverte la frenesia di trovare idee per gli acquisti ai parenti ed amici. La domanda mi sorge spontanea: “Perché solo per loro?”

E’ meraviglioso donare ai nostri cari ma è bellissimo poter pensare, nel nostro piccolo, anche alle altre persone che  ci circondano.

Se riflettiamo bene ci accorgiamo che non ha alcun senso trasformare questa importantissima festività cristiana nella corsa spasmodica agli acquisti del superfluo. Quante volte ci chiediamo: non so proprio cosa regalare, lui/lei ha tutto!”

Perché non insegnare ai bambini che hanno già tutto che nel mondo ci sono persone che soffrono la fame e che non possono permettersi le cure per guarire dalle malattie cui sono afflitte? 

E’ bello donare ai nostri cari non solo regali ma anche e soprattutto il nostro tempo, il nostro ascolto, la nostra vicinanza emotiva. Dovremmo assumere atteggiamenti di amorevole comprensione nella vita famigliare e poi aprirci anche verso il mondo esterno.

Infatti, ancor più gratificante dovrebbe essere per tutti noi aprire il nostro cuore a chi non ha la fortuna di possedere il superfluo: donare un sorriso ed il nostro contributo economico, nei limiti delle nostre disponibilità, a chi non ha mezzi di sussistenza, vive di stenti o con disabilità.

Io sono fermamente convinta che il Natale è vedere con il cuore. Più che donare il superfluo a chi ha già tutto, donare il necessario a chi manca di tutto.

Prepararci al Natale significa per me rimanere in un atteggiamento di attesa e dunque di speranza e preoccuparci di donare a chi non è in grado di contraccambiarci ma a persone il cui nostro piccolo gesto può rappresentare la differenza.

Il Natale è condivisione ed apertura del nostro cuore. 

Sono del parere che soprattutto in questo momento di crisi economica internazionale ci dovremmo occupare di vivere lo spirito del Natale in maniera completamente differente, senza perdere di vista il significativo valore del Natale per noi cristiani, quale momento di attesa, preghiera, semplicità. 

In questo, consiste per me l’essenza di questa importante Festività. 

Anche attraverso i mass-media purtroppo oggi ci accorgiamo che il Natale ha quasi perso il suo senso originario.

Non comprendo l'idea dei regali costosi a chi sta bene economicamente. Io sono per il pensiero simbolico. Perché non effettuare invece consistenti elemosine e donazioni a chi vive di stenti e non riesce a curarsi? Con la cifra che spendiamo per i dispendiosi (ed aggiungerei inutili) doni tra parenti ed amici, possiamo fare felici coloro che non possiedono il necessario per vivere.

Nel mondo s’incontra oggi il desiderio di voler apparire, tanta superficialità, egoismo e pessimismo. Ma se si riflette, ci si accorge che un’esistenza senza speranza non merita il nome di “vita”. 

Ci viene proposto l’esempio della famiglia di Nazareth proprio come modello da seguire. Da qui l’importanza di fare del nostro focolare domestico una dimora impregnata di fede, dove fiorisca la gioia dell’amore e l’apertura ai fratelli e dove il Signore abbia il primo posto. 

Il Natale rischia di essere vissuto come una festa solo esteriore”. Lo ha affermato lo scorso anno Papa Ratzinger all’Angelus, invitando a vivere in maniera essenziale il Natale, senza lasciarsi sopraffare dal consumismo.
«Nella società dei consumi, in cui si è tentati di cercare la gioia nelle cose - ha aggiunto il Papa - il Battista ci insegna a vivere in maniera essenziale, affinché il Natale sia vissuto non solo come una festa esteriore, ma come la festa del Figlio di Dio che è venuto a portare agli uomini la pace, la vita e la gioia vera».

Quest’anno Papa Francesco ha detto: “In questo cammino verso il Natale, ci dovranno essere di sostegno la perseveranza nella preghiera, l’operosità nella carità fraterna e la gioia nella lode del Signore”. Dunque: la preghiera, la carità e la lode, con il cuore aperto perché il Signore ci incontri.

Significative ancora le parole di Papa Francesco: “Basare la propria felicità sull’avere è assurdo mentre i giovani di oggi soffrono per  il veleno di una società vuota che propone loro l’illusione del consumismo”.

Teniamo sempre a mente che i valori sono importanti e non il possesso dei beni materiali.

C'è crisi di persone vere, di sincerità, di affetto, ma soprattutto c'è crisi di valori. Tempi moderni? No tempi poveri d'anima.
Luna Del Grande 

Ringraziando tutti voi per la lettura, concludo il post con la ricetta di Natale che ho trovato sul web e che ci regala un sorriso e lo spirito giusto per vivere con gioia, serenità ed armonia queste bellissime festività religiose.


Ricetta di Natale

Ingredienti:
Famiglia (dove tutto inizia), Amici (non devono mai mancare), Pazienza (il più possibile), Lacrime (asciugale tutte), Pace (in gran quantità), Perdono (a volontà), Speranza (non perderla mai).

Preparazione:
Lascia la speranza crescere nel tuo cuore, non sempre gli ingredienti della vita sono gustosi, mescola bene tutti quelli che la vita ti offre, ne otterrai un piatto di raro sapore. Non economizzare, aggiungi sempre tanto amore.

Ricorda che ogni attimo della vita vale sempre la pena di essere vissuto.


Auguro a tutti Voi Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo 



4 commenti:

  1. è proprio così Raffaella, questa Festa è ormai solo "consumistica", grazie e soprattutto a certi mass-media e alla pubblicità che hanno peggiorato il nostro stile di vita.ricordo come si festeggiava negli anni 70, con una certa sobrietà, in famiglia con tutti i parenti perchè era importante il contatto affettivo. ora sembra non sia più così.il mio concetto di vita è: essere e non "apparire" hai fatto bene a citare Papa Francesco, è un grande Uomo e spero che riuscirà a cambiare l'atteggiamento della Chiesa e a riportare la vera missione del clero che dovrebbe essere d'aiuto e conforto ai più bisognosi ed infondere nei giovani il "vero" valore della vita, che non è illusione e consumismo; anche i politici dovrebbero cambiare la loro mentalità e atteggiamento, scusami se cambio discorso, ma questi più che politici si comportano da Reucci con tanto di Corte, dimenticando di servire lo Stato, ma di servirsene. e dare un buon esempio a tutti noi di sostanza e meno illusione. ci Rmane La "speranza" in un Mondo migliore, incominciamo a migliorare noi stessi con tanto Amore. Buone feste carissima amica, a presto rileggerti. un abbraccio da semply

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    1. Ti ringrazio del commento semply ed auguro serene e gioiose festività natalizie. Raffaella

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  2. http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/poverivoltonome.aspx

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    1. Grazie mille dell'articolo che mi hai inviato e che trovo perfettamente in sintonia con il mio post. Un grande abbraccio e spero che verrà letto da tutti. Raffaella

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